I peperoncini più piccanti al mondo
Un vero e proprio toccasana per la salute, ma al tempo stesso una sfida impossibile per tanti palati: si sta parlando del peperoncino, un alimento dagli importanti valori nutrizionali e che però non è adatto proprio a tutti a causa della sua elevata piccantezza. Una piccantezza che è misurata addirittura da una scala, la Scala di Scoville. Quest’ultima è stata ideata dal chimico americano Wilbur Scoville e indica la quantità di capsaicina, il composto che stimola i recettori del caldo della lingua e che ci fa avvertire il bruciore, in SHU (Scoville Heat Units). Ecco allora l’elenco dei dieci peperoncini più piccanti al mondo in base a questa misurazione.
1) Carolina Reaper
La pianta ritenuta più piccante è proprio questa con ben 2,2 milioni di SHU: l’aspetto è poco invitante, visto che il peperoncino si presenta rinsecchito e raggrinzito, ma il sapore ricorda vagamente la cannella, almeno secondo quanto riferito da chi lo ha gustato. Si tratta dell’incrocio tra un Habanero Red e una qualità di Naga Pakistano.
2) Trinidad Moruga Scorpion
Il fatto che sia citato lo scorpione nel nome non è casuale. Il peperoncino in questione proviene dalla nazione centroamericana di Trinidad & Tobago. La grandezza non è indifferente e la pelle può essere irritata persino dal semplice contatto. Il secondo posto gli viene assegnato con merito per i suoi 2 milioni e 9 mila SHU.
3) 7 Pot Brain Strain
Il gradino più basso del podio viene occupato da questo peperoncino che appartiene alla varietà 7 Pot (1,9 milioni SHU). Si chiama in questa maniera a causa della forma tipica, la quale ricorda il nostro cervello, con la pianta che può raggiungere anche il metro d’altezza.
4) Naga Viper
Nel 2011 il Naga Viper entrò nel Guinness dei Primati come peperoncino più piccante del mondo grazie ai suoi 1,38 milioni di SHU. La pianta è stata creata in Inghilterra dal contadino Gerald Fowler. La natura è ibrida, di conseguenza non possono essere generati altri frutti.
5) Naga Bhut Jolokia
Un milione esatto di SHU: il Naga Bhut Jolokia ha anche altri nomi con cui è noto, ma quello utilizzato in questa classifica rende parecchio l’idea degli effetti che provoca, visto che significa “Re Cobra”. Il suo record di piccantezza lo ha raggiunto nel 2007, poi surclassato da altre varietà. Gli effetti durano anche dopo due ore.
6) Red Trinidad 7 Pot
Gli 800 mila SHU di questa varietà sono nascosti in un peperoncino che assomiglia parecchio a una fragola. Ancora una volta l’origine è quella di Trinidad & Tobago, come si capisce dal nome: si tratta di un ingrediente fondamentale per ottenere una salsa piccante e molto ricercata nella cucina cilena.
7) Chocolate Habanero
Questo peperoncino somiglia molto a un cioccolatino, sia nella forma che nel colore. Si sta parlando di una qualità proveniente direttamente dalla Giamaica: esistono delle piante più piccanti, ma una di quelle che ha generato il Chocolate Habanero ha fatto registrare ben 700 mila SHU.
8) Red Savina Habanero
Si scende fino a 500 mila SHU. Il contadino californiano Frank Garcia si accorse di questa qualità dal tipico colore rosso quasi per caso: il nome Savina si deve proprio a quello della madre di Garcia, mentre nella Repubblica Dominicana è meglio conosciuto come “lingua del diavolo”. Ne basta un grammo per mezza tonnellata di salsa.
9) Scotch Bonnett
La somiglianza con i cappelli che sono soliti indossare in Scozia ha spinto a chiamarlo in questa maniera: lo Scotch Bonnett (350 mila SHU) viene utilizzato in moltissime parti del mondo, soprattutto la Giamaica, Trinidad & Tobago, Suriname e Guyana. Nella cucina dei Caraibi è fondamentale per il jerk, una salsa che insaporisce il pollo.
10) Rocoto
Ultimo, ma non meno piccante con i suoi 175 mila SHU, il Rocoto ricorda vagamente il peperone, ma del gusto dolce di quest’ultimo non c’è neanche l’ombra: al suo interno si trovano dei semini neri, il primo indizio della piccantezza. Il sapore fa venire in mente anche quello degli agrumi.
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