Decanter: ecco come si utilizza
Sentiamo spesso parlare di decanter e, se lo conosciamo, sappiamo che si tratta di una brocca speciale, molto bella nella sua estetica perché panciuta nella sezione inferiore e dotata di un collo affusolato. Il decanter è uno strumento raffinato, che merita di essere conosciuto e soprattutto impiegato nella somministrazione dei vini.
Lo scopo del decanter è duplice, in quanto lo strumento viene impiegato con i vini corposi e datati per separare il vino dai sedimenti che sono presenti nella bottiglia. La seconda ragione è quella di favorire l’ossigenazione, quindi di far sprigionare in modo migliore i profumi e di rendere più cariche le caratteristiche organolettiche del vino. Questa seconda ragione induce a decantare anche i vini più giovani, in particolare le proposte più corpose e raffinate.
Si tratta di un procedimento chimico, in quanto la conservazione del vino è attuata mediante la presenza di anidride carbonica. Per assaporare per bene il vino, è ideale aprire la bottiglia almeno dodici ore prima di servirla in tavola, per accelerare il processo di ossigenazione. Decantando il vino, questo processo si accelera ed è quindi possibile gustare la bevanda in tempi più veloci.
Gli esperti consigliano di comportarsi in modo diverso a seconda del tipo di vino che sta per essere decantato. Se si tratta di un vino corposo e datato è ideale procedere con molta cautela e delicatezza, per evitare che i sedimenti si mescolino con il liquido. Se invece si tratta di vini novelli, è ideale procedere con ardore e carattere, per favorire il processo di ossigenazione. Gli esperti consigliano inoltre di fare delle prove prima di impiegare il decanter, magari con qualche bottiglia, provando a versarne il contenuto nell’attrezzo per metà e di assaggiare l’altra metà a calice, senza decantarla. In questo modo è possibile capire la differenza e imparare anche quali tipologie di vini meritano di essere trattate con questo meraviglioso e utile strumento.
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