Sarde a beccafico alla palermitana
Le sarde a beccafico sono una tra le più conosciute e rinomate preparazioni siciliane. Piatto tipico, di sicura influenza araba, rafforza la sua presenza sulle tavole baronali, tra gli inizi del 1700 e la metà del 1800. Il loro nome deriva appunto da un volatile, il beccafico, chiamato così perché amava nutrirsi di fichi maturi. Le sarde a beccafico nascono nelle cucine del popolo, spesso servi di questi nobili, che riempivano le sarde, aperte a libro e private di testa e lische ma mantenendo la coda, con una panura di pane tostato con pinoli e uvetta, richiuse poi su se stesse a mo’ di involtino, rigorosamente con la coda del pesce all’insù e cotte con del succo di limone e arancia. Dalla coda, il nome di beccafico, poiché anche gli uccellini venivano serviti con ancora la coda all’insù e con le piume. Un tipico piatto siciliano dalle molteplici versione, questa quella palermitana, anche tra le più conosciute, rigorosamente in bianco e cotta in forno.
Ingredienti
- 12 Sarde
- 6 cucchiai Pangrattato
- 25 grammi Uvetta
- 25 grammi Pinoli
- 2 Filetti di acciughe sotto sale
- 1 Arancia
- 1 Limone
- 1 cucchiaini Zucchero
- quanto basta Olio extravergine di oliva
- quanto basta Alloro
- quanto basta Sale
Presentazione
Preparazione
Come fare Sarde a beccafico alla palermitana
1
Iniziate preparando la panura interna degli involtini dunque in una padella sciogliete il filetti di acciuga con qualche cucchiaio d’olio, quando sarà completamente disfatta unite il pangrattato e tostalo bene quindi toglietelo dal fuoco e aggiungete 2 cucchiai di olio a crudo.
2
Unite al pane l’uvetta, i pinoli e lo zucchero, amalgamate il tutto e lasciate che si freddi.
3
Pulite le sarde e apritele togliendo la lisca delicatamente senza sfaldarle e mantenete la coda. Posizionate i pesci sul piano di lavoro e farciteli con qualche cucchiaio di panura, quindi richiudetele mantenendo la codina all’insù.
4
Ungete una teglia e posizionate le sarde alternandole con foglie di alloro, quindi salate e cospargete con il succo di metà arancia e metà limone, dopodiché infornate in forno già a caldo a 200 °C per una decina di minuti. Una volta che i pesci saranno cotti spegnete il forno e copriteli con della stagnola, quindi lasciateli freddare e serviteli.
5
Ed ecco una foto del piatto pronto:
Trucchi e consigli
– Se non siete bravi a deliscare il pesce fatelo fare dal vostro pescivendolo, se lo fate a casa ricordate che al pesce fresco la lisca viene via molto più facilmente e bastera aprire lentamente il pesce dalla pancia con le dita e tirarla via.
– Terminata la cottura rimuovete le foglie di alloro in quanto nel freddarsi il pesce prenderebbe un sapore troppo forte di questo aroma.
– Se avanza della panura potete cospargerla sopra le sarde o altrimenti congelatela e riutilizzatela in seguito.
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