Aglio
L’aglio (Allium sativum) è una pianta coltivata nota fin dall’antichità: il suo frutto è costituito da diversi spicchi riuniti in un unico bulbo e viene considerata appartenente alla famiglia delle Liliaceae. Pur essendo originaria dell’Asia centrale, in particolare Iran e Afganistan, è una pianta che è sempre stata coltivata in molte altre zone anche del bacino mediterraneo mentre in Italia l’aglio viene coltivato soprattutto in Campania, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto su un totale di circa 4500 ettari. L’aglio viene utilizzato soprattutto come condimento, ma è altrettanto usato per scopi terapeutici che gli sono stati attribuiti fin dall’antichità. In cucina l’aglio viene utilizzato crudo (anche strofinato sulle bruschette) o cotto per poter condire sughi, insalate, stufati, ma anche pesce o verdure.
Storia
L'aglio è una pianta nota fin dai tempi più remoti, utilizzata per scopi alimentari e terapeutici. Intorno al III millennio gli Egizi utilizzavano l’aglio soprattutto per le sue proprietà terapeutiche dato che veniva indicato come rimedio efficace contro il mal di testa o le punture di insetti. Le stesse proprietà terapeutiche dell’aglio venivano indicate anche dai Greci e da Ippocrate di Cos in particolare, indicato come il padre della medicina moderna. Anche i Romani, come testimoniato da Plinio il Vecchio nell’Historia Naturalis, utilizzavano l’aglio per scopi terapeutici (noto soprattutto come vermifugo) e in cucina. Fu però solo intorno al 1858 che Pasteur riuscì a individuare con maggiore esattezza le qualità antibiotiche dell'aglio che sarebbe stato usato successivamente anche come rimedio per la dissenteria. Naturalmente fin dall’antichità l’aglio veniva anche usato come alimento per poter insaporire piatti e cibi di ogni genere.
Proprietà
L’aglio è ricco di vitamine, aminoacidi, enzimi, proteine, minerali sostanze anti tumorali e presenta non poche proprietà terapeutiche, note fin dall’antichità. L’aglio aiuta a regolare la pressione arteriosa (è indicato soprattutto nei casi di ipertensione) è un antibiotico naturale contro le infezioni gastrointestinali, abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue e svolge un’azione detossinante sul fegato. L’aglio contiene molte sostanze che restano isolate fino a quando non viene schiacciato o tagliato: a quel punto si libera l’allicina, la particolare sostanza che conferisce il caratteristico odore di aglio. Nonostante l’aglio presenti non poche proprietà benefiche è bene non esagerare: mangiare troppo aglio crudo potrebbe causare problemi di carattere intestinale e anemia.
Varietà
Esistono diversi tipi di aglio che generalmente viene distinto in tre diverse varietà. L’Allium tuberosum è originario della Cina e ha un sapore delicato di aglio. L’Allum fistulosum è noto anche come Aglio del Galles: è molto aromatico e noto soprattutto in Cina e Giappone mentre l’Allium cepa varietà "proliferum" è noto anche come cipollotto maschio. L’aglio inoltre può essere diviso in aglio bianco e aglio rosso. Gli agli rossi hanno un ciclo di vita di circa tre settimane e presentano bulbi abbastanza grossi, ma poco adatti alla conservazione, a differenza invece degli agli bianchi che sono adatti a una maggiore conservazione e comunemente usati in cucina. Fra gli agli rossi, ricordiamo l'aglio rosso di Sulmona e l'aglio rosso francese, mentre l'aglio bianco piacentino resta la qualità più diffusa in Italia.
Prezzo
È possibile acquistare l’aglio in ogni supermercato in sacchetti giù preparati: in media il prezzo dell’aglio è di circa 6 euro al chilo.
Curiosità
Dopo aver mangiato aglio è inevitabile che il suo odore inconfondibile caratterizzerà il vostro alito. Come rimediare? Semplicemente masticando qualche foglia prezzemolo o qualche chiodo di garofano. Il problema dell’alito era sentito anche nell’antichità come testimoniato anche da Shakespeare che, in Sogno di una notte di mezza estate, ne sconsiglia vivamente l'uso agli attori che sulla scena devono rivolgere al pubblico “dolci parole”. Cosa impossibile da fare se si è mangiato dell'aglio.