Carciofi
Il carciofo è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Asteracease e che viene coltivata anche in Italia, in particolare nelle regioni della Sardegna, della Sicilia e della Puglia. Il carciofo nasce da una pianta alta circa 1,5 metri e che presenta un rizoma sotterraneo dalle cui gemme si sviluppano diversi fusti; lo stelo floreale è robusto e carnoso. In cucina il carciofo viene utilizzato in molti modi diversi, crudo o cotto, valorizzato soprattutto nella cucina regionale della Liguria dove rappresenta l’ingrediente base della classica torta pasqualina.
I carciofi alla romana (stufati con olio d’oliva, brodo vegetale, prezzemolo, aglio e mentuccia), rappresentano invece una preparazione tipica della cucina romana, il carciofo alla Giudia viene fritto intero nell’olio d’oliva, mentre il fritto di carciofi viene preparato ripassando nella pastella i carciofi tagliati a lamelle. Ottimo anche crudo per la preparazione delle insalate, il carciofo viene utilizzato anche come ingrediente per la preparazione della pasta.
Storia
Sembra che la domesticazione del carciofo risalga al I secolo, documentata in Sicilia: la pianta originaria selvatica, la Cynara scolymus, tra l’altro era già nota presso i greci e presso i romani come testimoniato da diverse fonti. Di certo il carciofo cominciò ad essere regolarmente consumato in Italia intorno al XV secolo e anche in Toscana già a partire dal 1466. Secondo la tradizione fu introdotto in Francia da Caterina De’ Medici (la sposa del re Enrico II) che sembra ne fosse molto ghiotta. Furono invece gli olandesi a introdurre i carciofi in Inghilterra già a partire dal 1530, mentre gli spagnoli (in California) e i francesi (in Louisiana) li esportarono in America a partire dal XVIII secolo.
Proprietà
I carciofi sono ricchi di acqua e contengono soprattutto carboidrati e fibre vegetali, ottime per il buon funzionamento dell’intestino. Ricchi di sali minerali, in particolare sodio, potassio, fosforo e calcio, i carciofi rappresentano una buona fonte di vitamina C, vitamine del gruppo B (soprattutto vitamina B1 e vitamina B3) e vitamina K, utile per prevenire l’osteoporosi. I carciofi sono una fonte di ferro e di rame, necessari per riprodurre le cellule del sangue e sono ricchi di betacarotene e luteina. I carciofi contengono anche flavonoidi, sono ritenuti utili per i disturbi del fegato e garantiscono effetti antiossidanti, hanno proprietà depurative e rappresentano un diuretico naturale.
Varietà
I carciofi non sono tutti uguali e possono essere classificati in diversi modi in base a diversi criteri. In base alla presenza delle spine possono essere distinti in varietà spinose e inermi. In base al colore possono essere classificati come violette e verdi. In base invece al ciclo possono essere distinti in carciofi autunnali o rifiorenti e varietà primaverili o unifere.
Fra le varierà più famose di carciofi ricordiamo il Brindisino, lo Spinoso sardo, il Catanese, il Verde di Palermo, la Mammola verde, il Romanesco, il Mazzaferrata di Cupello, il Violetto di Toscana, il Precoce di Chioggia, il Violetto di Provenza, il Violetto di Niscemi e il Paestum, carciofo IGP che proviene dall’omonima città.
Prezzo
Generalmente il carciofo viene venduto al pezzo: il prezzo può variare anche in base al periodo dell’anno o alla resa del carciofo. Tenete conto che minori imperfezioni presenterà, maggiore sarà anche il suo prezzo. A inizio stagione il singolo carciofo può arrivare a costare anche circa 1,50 o 2 euro, per scendere poi a 1 euro come prezzo medio.
Curiosità
La leggenda attribuisce poteri afrodisiaci al carciofo: sembra che il nome derivi da una ragazza sedotta da Giove e trasformate in carciofo.