Cicoria
La cicoria comune (Cichorium intybus) o selvatica è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È un ortaggio molto diffuso dato che si adatta facilmente a diversi tipi di terreno, è facile da coltivare e non deve essere neppure concimata. In ambito gastronomico la cicoria viene utilizzata soprattutto per la preparazione delle insalate (con le foglie crude o cotte), delle zuppe o come contorno, ripassata in padella. La cicoria inoltre è protagonista di molti piatti tipici della cucina regionale, come ad esempio cicoria e patate, un piatto tipico della Puglia. Si tratta di un cibo indicato anche per i soggetti diabetici. Le radici di cicoria sono state utilizzate fin dal 1600 e anche nel Novecento nei periodi di carestia e di guerra per la preparazione di una bevanda sostitutiva del caffè.
Storia
Non è ancora del tutto nota l’origine del termine cicoria (Cichorium): secondo alcuni deriverebbe molto probabilmente da un antico nome arabo, vale a dire Chikouryeh, mentre secondo altri deriverebbe dal termine egizio o dal greco Kichorion. In realtà è difficile riuscire a identificare concretamente l’origine del nome della pianta perché la cicoria è una pianta diffusa fin dalla più remota antichità: viene citata nel Papiro di Ebers (datato al 1550 a.C.), era nota presso gli egiziani, il medico greco Galeno la consigliava contro le malattie del fegato e Plinio la citava regolarmente nei suoi scritti.
Proprietà
La cicoria è un ortaggio ricco di sali minerali e contiene potassio, calcio e ferro, vitamine C, B, P e K: il sapore amarognolo è dovuto alla presenza dell’acido cicorico. La cicoria presenta proprietà digestive, depurative e disintossicanti presenti soprattutto nelle radici, ottime per depurare il fegato. È considerata una purga e un diuretico naturale, regola il battito cardiaco, riduce le infiammazioni e tiene sotto controllo la glicemia. Le radici di cicoria rappresentano la parte più usata a livello medicinale, ricche di sostanze amare e zuccherine. La cicoria inoltre viene utilizzata per la preparazione del Fiore di Bach numero 8, Chicory, indicato soprattutto per coloro che sono fin troppo attenti agli altri tanto da diventare quasi ossessivi.
Varietà
Esistono molte varietà diverse di cicoria che possono essere raccolte in diversi periodi dell’anno. La prima classificazione da effettuare è quella relativa alle cicorie da raccogliere e alle cicorie da taglio. Le varietà da raccogliere si sviluppano tra l’estate e l’autunno e i raccolti sono disponibili da febbraio ad aprile: fra le varietà più comuni, il Grumolo biondo, il Grumolo rosso, il Grumolo verde la cicoria rossa variegata di Chioggia che una volta seminata può essere raccolta per dieci mesi. Le varietà di cicoria da taglio vanno seminate da febbraio a ottobre (in base alle regioni) e si raccolgono tutto l’anno: fra le varietà più note va certamente ricordata la Bionda di Trieste, con le foglie di colore verde, ma vanno anche ricordate la Selvatica da campo, con le foglie tenere e il sapore gradevole, la cicoria selvatica rossa d’Italia e la cicoria spadona da taglio di colore verde scuro.
Prezzo
È possibile coltivare la cicoria con molta facilità anche nel proprio orto, ma è possibile trovarla in ogni supermercato: si tratta di un ortaggio dal prezzo contenuto che viene venduto in media a circa 2,50 euro al chilo.
Curiosità
Sconsigliata a chi soffre di gastrite, la cicoria, se assunta in quantità eccessive e per lunghi periodi potrebbe anche presentare diversi effetti collaterali e far rallentare l’assorbimento di alcuni farmaci.
Nel 1300 il botanico tedesco Conrad di Megenberg definì la cicoria come "sponsa solis" vale a dire "sposa del sole" visto che i suoi fiori si aprivano e si chiudevano con il sole.