Formaggio di capra
Il formaggio di capra è un formaggio che viene prodotto utilizzando il latte di capra e che può essere a pasta molle o a pasta semidura. Più leggero rispetto ai formaggi preparati con il latte di mucca e con il latte di pecora, in ambito gastronomico il formaggio di capra è indicato per poter essere consumato insieme ad altri formaggi, ma anche come ingrediente per antipasti e per la preparazione di primi e secondi piatti. Nel corso degli ultimi anni si è registrato un incremento a livello della produzione dei formaggi di capra anche grazie ai nuovi allevamenti di capre e ai caseifici che continuano a garantire la tradizionalità del prodotto.
Storia
La storia del formaggio di capra affonda le sue radici in tempi lontani: l’allevamento della capre era già ampiamente diffuso nel bacino mediterraneo ancor prima della nascita della civiltà greca. Omero ha citato più volte nell’Odissea il latte di capra mentre il filosofo Aristotele ha perfino spiegato le diverse fasi dell’arte casearia. Anche a Roma il formaggio di capra era ampiamente conosciuto, come riferito anche da Plinio che parla del famoso caprino esportato da Agrigento. Marco Terenzio Varrone descrive i principali tipi di formaggi che venivano consumati nel I secolo a.C., confermando così che il formaggio di capra era parte integrante della cultura romana, utilizzato per rifornire e sfamare le truppe dei soldati durante le guerre. Nel corso del Medioevo il formaggio di capra fu poi utilizzato come moneta di scambio, ma furono i monaci a perfezionarne le tecniche di conservazione. Nel corso del XX secolo, il latte di capra (e di conseguenza il formaggio di capra) ha subito una contrazione nella produzione anche se nel corso degli ultimi anni sta riacquistando importanza, tanto da essere considerato una valida alternativa al latte vaccino.
Proprietà
Nel corso degli ultimi anni i formaggi di capra stanno recuperando il prestigio perduto visto che sono molto più magri rispetto ad altri tipi di formaggi: in media 100 grammi di formaggio di capra contengono circa 250 calorie, pertanto viene consigliato anche nelle diete ipocaloriche. I formaggi caprini generalmente sono più facilmente tollerabili dalle persone allergiche alle proteine del latte vaccino e inoltre il caprino è un formaggio ricco di nutrienti che regala un immediato senso di sazietà. In più, rispetto al latte vaccino, il latte di capra contiene più ferro e calcio ed è più digeribile per via della struttura della proteine e dei grassi che vengono più facilmente assimilati.
Varietà
Il formaggio di capra si presenta in numerose varietà, ciascuna delle quali è caratterizzata da sapori e aromi del tutto particolari, attualmente sempre più ricercati dai consumatori. I formaggi caprini possono essere distinti in caprino fresco (cui vengono aggiunti solo fermenti, caglio e sale) e caprino stagionato che può essere consumato anche oltre i 60 giorni dalla lavorazione senza subire alterazioni e che con il trascorrere del tempo acquista un gusto più consistente. In particolare, i caprini freschi sono particolarmente apprezzati visto che sono privi di crosta, morbidi, spalmabili e molto versatili in cucina. Generalmente i formaggi di capra non vengono mai sottoposti a lunghe stagionature. Ogni regione italiana presenta le sue varietà di formaggi di capra: fra i più noti, il primosale di capra e la marzolina di capra che vengono prodotti nel Lazio.
Prezzo
È possibile acquistare il formaggio di capra in ogni supermercato: in media il prezzo è di circa 13 euro al chilo.
Curiosità
Il latte di capra, con il quale viene prodotto il formaggio di capra, era noto ancor prima del latte vaccino e soprattutto nelle culture del Mar Mediterraneo e del Medio Oriente veniva utilizzato come nutrimento principale di neonati e bambini. Il caprino viene anche citato in una scena del film "Parole, parole, parole" di Alain Resnais, come pretesto di un litigio fra una della coppie protagoniste della pellicola.