Involtini primavera: esistono davvero?
Gli involtini primavera sono senza dubbio uno dei cibi più conosciuti della gastronomia cinese. Questo gustoso piatto, si presenta come un delicato scrigno di pasta fillo, che racchiude un cuore di verdure e germogli di soia. Le varianti sono moltissime a seconda della zona in cui vengono preparati.
Gli involtini primavera non nascono come tali, ma hanno alle loro spalle una storia antichissima legata alla tradizione del capodanno cinese. Poi col tempo, la ricetta, sopratutto per questioni di velocità o di comodità nella preparazione, si è evoluta e ha dato origine a questi gustosi involtini.
Alcuni sostengono che gli involtini primavera siano stati inventati in uno dei tanti ristoranti cinesi che si trovano in Europa o negli Stati Uniti, ma la storia li smentisce.
Come e quando nascono gli involtini primavera
Bisogna partire da molto lontano, ovvero nel periodo compreso tra il 265 e il 420 d.c. quando in Cina regnava la dinastia Jìn. Allora come oggi si era soliti festeggiare l’arrivo della primavera, che coincide anche con il capodanno cinese o lunare. Per l’occasione si organizzava una grande Festa della primavera durante la quale, si preparavano delle torte sottilissime, chiamate appunto torte di primavera e che venivano consumate insieme a delle verdure.
Nei secoli a venire l’usanza di preparare le torte di primavera assunse un nuovo significato durante le dinastie Ming e Qing, tanto che si iniziò a parlare di una nuova tradizione che era quella di mordere la primavera. Per i cinesi la pratica di mangiare la torta di primavera diventò un vero e proprio rito per scongiurare il male e ogni tipo di disastri.
Fu così che dalla preparazione della torta si passò alla realizzazione degli involtini primavera, molto più semplici da preparare e da mordere.
In breve tempo la nuova versione di questo piatto tradizionale si diffuse in tutto l’impero cinese, con le sue innumerevoli varianti. Per poi uscire dai confini cinesi e diffondersi in tutta l’area asiatica o successivamente in tutto il mondo. Oggi gli involtini si possono gustare durante tutto l’anno. Chi viaggia in Cina non avrebbe difficoltà a trovare per le strade dei venditori ambulanti che preparano involtini primavera.
I diversi tipi di involtini
Quando parliamo di involtini primavera dobbiamo chiarire che ne esistono diverse varianti nate nelle diverse zone della Cina in cui vengono preparati. Ormai fanno anche parte della cucina di tanti altri paesi asiatici, come le Filippine, Cambogia, Vietnam, Taiwan e Indonesia.
La versione tradizionale
La versione tradizionale, che è poi la derivazione delle Torte di primavera, sono realizzate utilizzando della pasta fillo o della carta di riso. Entrambe sono un tipo di sfoglia molto sottile, ma mentre la prima è preparata solo con farina e acqua, la carta di riso si prepara con farina di riso e acqua. Vanno maneggiate ambedue con molta cura perché tendono a spezzarsi facilmente.
Per quanto riguarda il ripieno, questo va preparato con diversi tipi di verdure, come carote, cavolo, porri, germogli di soia e di bambù. Una volta pronti, vengono fritti e poi consumati intingendoli nella salsa di soia.
Molte sono le varianti degli involtini primavera, sia nella versione con carne di pollo o maiale, sia nella versione con pesce. In quest’ultima si è soliti mettere insieme alle verdure anche i gamberetti.
La versione dolce
Molto interessante la versione dolce degli involtini primavera realizzati con una composta dolce di fagioli rossi. Si tratta di una confettura che si prepara con gli azuki, fagioli rossi cinesi, che dopo essere stati fatti ammollare e poi cotti in acqua, vengono schiacciati e cotti con l’aggiunta di zucchero fino ad ottenere la consistenza di una purea.
Con il composto così ottenuto si farciscono le sfoglie di pasta fillo, si da’ la forma degli involtini e si friggono.
Come proporli e consigli
Gli involtini primavera, nella versione salata, sono comunemente serviti come antipasto, ma sono ottimi come spezza fame da usare durante tutta la giornata, in particolare nella sua variante vegetariana. Ricordiamo sempre di accompagnarli a della salsa di soia o alla salsa agrodolce cinese a base di pomodoro, zucchero e aceto.
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