Origini e curiosità del vitello tonnato

vitello tonnato

Il vitello tonnato è un piatto della tradizione culinaria italiana apprezzato da molti per la sua combinazione di sapori raffinati. La ricetta prevede sottili fette di carne di vitello servite fredde e ricoperte da una cremosa salsa a base di tonno, capperi e acciughe. Perfetto come antipasto o come secondo, il vitello tonnato si presta a essere preparato in anticipo, il che lo rende ideale per pranzi e cene con molte persone. Ma quali sono le sue origini e come prepararlo al meglio? Scopriamolo insieme.

Le origini del vitello tonnato

Le radici di questa ricetta affondano nella tradizione culinaria piemontese. Il vitello tonnato, noto anche come “vitel tonnè”, appare nei ricettari già dal XVIII secolo, sebbene la versione originale fosse leggermente diversa da quella attuale. In passato, infatti, la carne veniva cotta con vino bianco e aromi, ma la salsa non prevedeva la maionese, ingrediente introdotto solo nel XX secolo per rendere la crema più vellutata e omogenea. Alcuni studiosi della gastronomia ipotizzano che l’aggiunta del tonno fosse un modo per nobilitare la carne di vitello, creando un contrasto di sapori che all’epoca era estremamente innovativo. Con il tempo, questa preparazione è diventata un simbolo della cucina piemontese, tanto da essere inclusa nei menù di molte trattorie e ristoranti della regione e non solo.

Come preparare il vitello tonnato perfetto

Per ottenere un vitello tonnato dal gusto equilibrato, la scelta della carne è fondamentale. Il taglio più adatto è il girello di vitello, un pezzo magro e compatto che, una volta cotto, rimane tenero. Nel banco macelleria di supermercati ben forniti, come Bennet ad esempio, è possibile trovare carne di vitello in offerta di ottima qualità. La carne va lessata dolcemente in un brodo aromatico con carota, sedano, cipolla, vino bianco e spezie come alloro e chiodi di garofano. Una cottura lenta e controllata consente di preservare la morbidezza e il sapore del vitello, evitando che diventi stopposo. Dopo la cottura, la carne deve raffreddare completamente prima di essere tagliata a fette sottili.

La salsa tonnata è l’elemento distintivo del piatto. Per prepararla, si frullano insieme tonno sott’olio, capperi, acciughe e succo di limone, amalgamando il tutto con maionese per ottenere una crema liscia e saporita. La salsa va distribuita generosamente sulle fette di vitello, coprendole in modo uniforme. Qualcuno aggiunge un filo d’olio extravergine d’oliva o qualche goccia di aceto per esaltarne ulteriormente il sapore.

Curiosità sul vitello tonnato

Il vitello tonnato è un piatto che ha varcato i confini del Piemonte per diventare un’icona della cucina italiana. La sua popolarità è tale che, in alcune varianti moderne, viene servito anche con carne di tacchino al posto del vitello, rendendolo un piatto più economico. Una delle curiosità più interessanti riguarda il nome “tonnato”; alcune fonti suggeriscono che il termine “tonnè” sia una storpiatura del francese “tanné”, che significa conciato o aromatizzato, a indicare il particolare condimento della carne. Oggi il vitello tonnato è apprezzato sia nella sua versione classica, sia in rivisitazioni moderne che lo vedono ricreato in chiave gourmet. Che sia servito come antipasto elegante o come portata principale in un pranzo, resta un esempio perfetto di come la tradizione e l’innovazione possano incontrarsi in un piatto ricco di storia e gusto.