Pesce fugu: cos’è e come si mangia
Il pesce fugu o pesce palla è un pesce tipico della cucina giapponese, dove è necessaria una licenza specifica per poterlo cucinare e servire nei ristoranti. Il pesce fugu, infatti, presenta al suo interno una tossina pericolosissima che se ingerita può portare alla morte, ovvero, la tetradotossina, più potente anche del cianuro.
Il veleno è presente solo nella pelle e in alcuni organi interni del pesce come le gonadi, il fegato e l’intestino, mentre la carne è commestibile. Basta poco, però, per contaminare tutta la carne se il cuoco che lo pulisce e lo maneggia non è in grado di farlo. A causa della sua pericolosità, questo pesce non può essere servito all’imperatore, poiché, la legge nipponica non consente che se ne possa mettere a rischio la vita. In Italia e in molti altri stati occidentali e asiatici, la vendita e il consumo del pesce fugu è severamente vietata.
Nonostante la sua pericolosità, il pesce palla è consumato da secoli in Giappone. Negli anni ’50, per arginare il numero di decessi per avvelenamento, il governo giapponese ha imposto per legge che per poter maneggiare e servire il pesce fugu, bisognava conseguire un diploma specifico. Questa misura ha di molto diminuito l’incidenza del fenomeno, pur senza debellarlo del tutto.
Il pesce fugu viene servito nei ristoranti giapponesi in molti modi, ma, quello più famoso e sicuramente caratteristico è il Fugu Sashimi o Tessa. Il pesce viene tagliato in fettine sottilissime e servito crudo in un elegante composizione che riproduce un crisantemo. Questo pesce, inoltre, può essere affettato solo con un particolare coltello detto fugu hiki.
Oltre che crudo, il fugu può essere servito anche fritto, allora, viene detto Fugu Kara – age o bollito insieme ad alcuni ortaggio e viene chiamato fugu –chiri.
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