Quinta edizione di “Melodia del vino”, degustazioni e jazz
Una data unica per un evento giunto ormai alla sua quinta edizione: è dal 2011 che “Melodia del Vino” riesce a fondere grandi vini e musica d’autore sullo sfondo di una delle regioni in cui vengono prodotte le etichette più famose e affascinanti del nostro paese, la Toscana. La giornata di domani, 25 luglio, sarà infatti dedicata al celebre festival internazionale che si svolge da cinque anni a Gavoranno (Grosseto), più precisamente a Rocca di Frassinello.
Quest’ultima è la cantina che è stata disegnata e progettata dall’architetto Renzo Piano. L’evento unico, il cui titolo è “Classico in jazz con echi etruschi”, è una novità assoluta da quando esiste il festival, il quale ha conservato comunque la sua impronta originaria di raccordo ideale tra le eccellenze enologiche toscane e quelle francesi (non è un caso che l’ispirazione sia venuta da un evento transalpino, “Grand Crus Musicaux”, il quale si svolge a Bordeaux).
L’edizione 2015 vedrà impegnato il sassofonista Stefano Cocco Cantini, oltre a un importante e innovativo fisarmonicista, Simone Zanchini. Il titolo di quest’anno non è casuale. In effetti è stata inaugurata proprio di recente la necropoli etrusca di San Germano proprio nell’area archeologica Rocca di Frassinello. Sono stati trovati reperti molto interessanti e chi parteciperà a “Melodia del Vino” avrà l’opportunità di visionarli, senza dimenticare la visita alla mostra interattiva “Gli Etruschi e il vino Rocca di Frassinello” e il tour nella tenuta della famiglia Panerai.
La cantina toscana ha aderito a un circuito che ne raggruppa altre 24, contemporanee e dal design moderno, un progetto finanziato soprattutto dalla Regione e a cui ha collaborato la Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana. La mostra permetterà di scoprire molti oggetti di uso quotidiano in epoca etrusca, in particolare vasi in ceramica, calici e coppe per consumare il vino. La passione di questo antico popolo per i vini è testimoniato anche da altri reperti, come ad esempio lo stamnos, contenitore usato per mescere la bevanda.
Le etichette della tenuta saranno ovviamente le grandi protagoniste della data unica. Per farsi una idea delle degustazioni si possono ricordare quelle dell’ultima edizione (2014): l’anno scorso vennero presentati il Peppoli Chianti Classico DOCG 2011 (dai tannini morbidi e setosi, con una buona persistenza retrolfattiva) e lo Scabrezza Toscana IGT 2013.
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