Valpolicella, il re dei vini veneti

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Il Valpolicella è tra i più famosi e apprezzati vini veneti. Prodotto nell’omonima regione ai piedi delle Prealpi venete, può vantare la denominazione di origine controllata (Doc). E’ un vino rosso corposo e dal gusto intenso, leggermente asprigno, prodotto con la miscela di due vitigni autoctoni della zona, il Corvina e il Rondinella.

Questo vino può essere prodotto in diciannove comuni della provincia Nord di Verona e possiede due specificazioni ristrette solo ad alcuni comuni, ovvero, il Valpolicella Classico e il Valopolicella Valpantena. La prima specificzione è prodotta nei comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Cairano, mentre il Valpantena è prodotto solo con uve provenienti dai comuni dell’omonima valle.

Sull’etichetta delle bottiglie di Valpolicella si possono leggere anche altre due definizioni, ovvero, “Superiore” e “Ripasso”. La prima dicitura si riferisce all’affinamento in botte per un periodo minimo di 12 mesi dal 1 gennaio successivo alla vendemmia. In questo caso, la gradazione minima è di 12 gradi.

La dicitura Ripasso, invece, si ha quando il vino viene affinato in botte con vinacce di Recioto o Amarone, altri due vini tipici della zona, che conferiscono al vino un gusto e un sapore più intenso e corposo.

Il Valpolicella si distingue per il colore rosso rubino, per il retrogusto amarognolo e sapido e dal bouquet di profumi che ricorda le mandorle amare. Si tratta di un vino corposo con una gradazione minima di 12 gradi. E’ quindi un vino da pasto, ideale per accompagnare le corpose ricette tipiche del Veneto, come il bollito, la polenta, i famosissimi insaccati e i gustosi risotti agli asparagi, i formaggi o le pietanze a base di radicchio rosso. Il Valpolicella classico è ottimo se abbinato a carni bianche e formaggi, mentre il Superiore è indicato per la selvaggina e le carni rosse.